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Alessandro Talevi

Nato a Johannesburg, Alessandro Talevi ha studiato musica e storia dell’arte all’Università di Witwatersrand e accompagnamento pianistico alla Royal Academy of Music di Londra della quale verrà successivamente nominato Associate.

Supportato da William e Judith Bollinger, nel 2007 è stato il vincitore del prestigioso ‘European Opera-Directing Prize’ per il suo concetto di Rusalka.

A Londra è stato Direttore Artistico della Independent Opera at Sadler’s Wells, per la quale ha curato alcune regie fra cui Orlando di Haendel e Pelléas et Mélisande ed ha creato nuove produzioni per la Royal Academy of Music, per la Guildhall School of Music and Drama e per il per il Royal College of Music ed ha prodotto diversi allestimenti sperimentali di alto profilo in spazi non convenzionali, tra cui Art Plus Opera (Whitechapel Art Gallery), Open Outcry (Mansion House), Amadigi di Gaula (Wigmore Hall) e uno spettacolo  shakespeariano per i BBC Proms.Presente al Buxton Festival con Il barbiere di Bagdad, collabora proficuamente con l’Opera North di Leeds dove produce The turn of the Screw (portata anche a Tel Aviv), Don Giovanni e Traviata e con la Welsh National Opera di Cardiff dove partecipa con due titoli all’importante progetto della Trilogia Tudor: Anna Bolena, ripresa poi al Festival Donizetti a Bergamo e Roberto Devereux ripreso nuovamente a Cardiff e al Teatro Real de Madrid.

Nel 2013 inizia un’intensa attività in Italia dove è stato apprezzato sin dal suo debutto avvenuto al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca con la produzione di Crispino e la comare dei Fratelli Ricci e dove è tornato con Margherita d’Anjou di Mayerbeer.

Proficua la collaborazione col Maggio Musicale Fiorentino a partire da L’amour des trois oranges nel 2014, produzione con la quale si è chiusa la gloriosa storia del Teatro Comunale, proseguita poi nel 2016 con il magnifico Albert Herring al Teatro della Pergola e nel 2017 con l’ Histoire du Soldat al Teatro Goldoni.

Fra gli altri importanti Teatri coi quali ha collaborato: La Fenice di Venezia con l’Idomeneo inaugurale sotto la direzione di Jeffrey Tate, il Festival di Macerata con Cavalleria rusticana e Pagliacci, il Regio di Torino dove ha presentato la sua spumeggiante produzione di Cenerentola nata all’Opera di Malmö e l’Opera di Roma dove ha dato nuovo rilievo alla produzione di Tosca della prima assoluta con le storiche scene di Adolf Hohenstein che è diventata un cardine nel repertorio del Teatro dove viene riproposta più volte ad ogni Stagione ed stata ospitata al Bunka Kaikan di Tokyo, alla Israeli Opera di Tel Aviv e lo sarà anche al Teatro Real di Madrid. Un altro Teatro dove si è potuto cimentare nei più diversi repertori è la Colorado Central City Opera di Denver dove ha spaziato da Turn of the screw ad Amadigi di Gaulia, da Die Zauberflöte e Le nozze di Figaro al dittico La dame elue di Debussy con Les litanies a la Vierge Noire di Poulenc.

 Fra i suoi impegni recenti e futuri la nuova produzione di Rigoletto a Seoul, le riprese di Turn of the Screw e Traviata all’ Opera North, de L’amour des trois oranges all’Opera Philadelphia e al Teatro San Carlo a Napoli e di Roberto Devereux al Teatro Massimo di Palermo, delle nuove produzioni verdiane a Tel Aviv e al Festival di Santa Fe.

Gennaio 2020

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